Non amo le mode anche in fatto di
internetPerò casualmente e anche un po’ controvoglia un giorno mi sono
iscritta a facebook.Non mi piace la popolarità,non mi piace che la gente sappia
niente di me,se non lo stretto necessario.La gente non fa per me,i miei amici
si.Ho scelto di iscrivermi con un nome fittizio.Viene un po’ a tutti però il
desiderio di conoscere i proprio omonimi,di ricordare i bimbi delle
elementari.E così per caso ho incontrato lei.La mia nuova cuginetta
americana.Un cognome ,che era poi il mio.E il caso che a volte se l’inventa
proprio tutte per unire persone e famiglie.Mio nonno,inizi del ‘900,storie
di miseria e povertà.Lui il più piccolo viene lasciato in italia,gli altri due fratelli
partono per l’america.E nessuno sa più niente.Non ho conosciuto tanto mio
nonno;morì quando avevo solo 8 anni.Uno di quei nonni che non vedi
invecchiare,che sono stati sempre così dacchè li puoi ricordare.Mio padre non
mi parlava mai di questi suoi zii e io non sapevo proprio nulla.Era
necessario facebook.Una ragazza americana che ha sempre vissuto con il
sogno dell’italia.Il suo bisnonno era il fratello di mio nonno.Una ragazza
italiana che si nutriva di telefilm americani molti dei quali ambientati a
chicago.Siamo ora cugine,un po’ alla lontana,ma cugine più che mai.Desiderose
di conoscersi.E così questo è stato un ennesimo dono della rete.Se facebook sia
un bene o un male,se sia un assalto alla privacy ,non lo so,ma neanche mi
interessa.Mi hanno insegnato che il male non è assoluto ,c’è se lo vediamo,c’è
in base all’uso che facciamo di ciò che abbiamo.Basta un minimo di accortezza e
siamo tutti tutelati.E chissà che un giorno quella che è stata un’idea lontana
si concretizzi in un biglietto di sola andata per chicago,via da un paese in
cui non mi riconosco più.
No,senza polemiche,
solo grazie facebook.