domenica 23 novembre 2008

Non amo le mode anche in fatto di
internetPerò casualmente e anche un po’ controvoglia un giorno mi sono
iscritta a facebook.Non mi piace la popolarità,non mi piace che la gente sappia
niente di me,se non lo stretto necessario.La gente non fa per me,i miei amici
si.Ho scelto di iscrivermi con un nome fittizio.Viene un po’ a tutti però il
desiderio di conoscere i proprio omonimi,di ricordare i bimbi delle
elementari.E così per caso ho incontrato lei.La mia nuova cuginetta
americana.Un cognome ,che era poi il mio.E il caso che a volte se l’inventa
proprio tutte per unire persone e famiglie.
Mio nonno,inizi del ‘900,storie
di miseria e povertà.Lui il più piccolo viene lasciato in italia,gli altri due fratelli
partono per l’america.E nessuno sa più niente.Non ho conosciuto tanto mio
nonno;morì quando avevo solo 8 anni.Uno di quei nonni che non vedi
invecchiare,che sono stati sempre così dacchè li puoi ricordare.Mio padre non
mi parlava mai di questi suoi zii e io non sapevo proprio nulla.Era
necessario facebook.
Una ragazza americana che ha sempre vissuto con il
sogno dell’italia.Il suo bisnonno era il fratello di mio nonno.Una ragazza
italiana che si nutriva di telefilm americani molti dei quali ambientati a
chicago.Siamo ora cugine,un po’ alla lontana,ma cugine più che mai.Desiderose
di conoscersi.E così questo è stato un ennesimo dono della rete.Se facebook sia
un bene o un male,se sia un assalto alla privacy ,non lo so,ma neanche mi
interessa.Mi hanno insegnato che il male non è assoluto ,c’è se lo vediamo,c’è
in base all’uso che facciamo di ciò che abbiamo.Basta un minimo di accortezza e
siamo tutti tutelati.E chissà che un giorno quella che è stata un’idea lontana
si concretizzi in un biglietto di sola andata per chicago,via da un paese in
cui non mi riconosco più.



No,senza polemiche,



solo grazie facebook.

Mi piace questo spazio perchè è un diario che non finisce.
E' un diario senza fogli.
Mi
piace ,come mi piace internet, perchè è come un affidare i pensieri alla
rete e i messaggi in bottiglia mi incuriosiscono da tempo;

mi piace perchè è un dialogo silenzioso con me stessa e con voi.
C'è gente che passa,gente che si sofferma a leggere,gente che rubacchia.
Questo è il bello,no?
Lo so perchè la gente dei blog sono anche io.
E'bello sentire i vostri pensieri,
E' bello interpretarsi.
Io sono così.
Qui ci si conosce partendo dall'anima.
Nessun pregiudizio,nessun filtro..
Mi piacciono le voci,non mi piacciono i cori perchè ripetono le stesse frasi.
A
me piacciono i mercati dove i profumi più diversi si incrociano,dove i
suoni,anche i più stonati si incontrano,dove gli sguardi si
sfiorano,dove le mani si accarezzano.

Questa sono io.
Questa è la rete.
Qui però non ci sono sguardi,non ci sono profumi,non ci sono carezze.
Ci sono solo le parole,le immagini,le musiche.
Solo
per dire che non sono tipa da feste comandate,non faccio telefonate di
cortesia,i baci e gli abbracci non mi interessano,non mi interessa il
numero di commenti.

Mi interessano le vostre idee,come anche i vostri silenzi.
Il vostro passaggio tra le mie pagine è sempre gradito e lo prendo sempre come un saluto.
E' un incrociarsi casuale che mi piace sempre.
Non per forza si deve parlare.
Vi prego però non obbligatemi ai commenti sterili,ci ho provato;i baci e i buongiorno non fanno per me.
A volte passo da voi e sto in silenzio
perchè non ho niente da dire,
perchè sono di fretta,
a volte perchè ciò che leggo o vedo è così bello da togliere quasi il fiato,
a volte non voglio rovinare la musica con i miei saluti stonati.
io, quella che sono in bianco e nero,
ma anche a colori.
io, quella che ama la luce,
ma anche quella che si lascia accarezzare dal silenzio del buio.
io,quella di una dolcezza disarmante,
ma anche quella di un acido sarcasmo senza uguali.
io,quella che sono nata quando il capricorno ci salutava,
e l'acquario faceva capolino.
io, quella che perciò ha la testa sempre tra le nuvole,
ma anche quella che riesce ad essere calcolatrice fino all'eccesso.
io,quella che sa solo fare l'amore,
ma anche quella che sa mangiarsi il cuore.
io, quella che cerca di conciliare tutti,
ma anche quella totalitaria nei suoi eccessi.
io quella che leggi nelle più impercettibili sfumature,
ma anche quella che riconosci nei colori netti.
io, quella che non ama le mezze misure,
ma anche quella che scende a compromessi con se stessa.
io, quella che ride,ride sempre,
ma anche quella che piange,piange con il cuore.
io, quella che sussurra e non sa parlare,
ma anche quella che deve urlare per paura di non essere ascoltata.
io, quella che fugge,
ma anche quella che resta.
io, quella che in ogni cosa che fa ci mette il cuore,
ma anche quella che il cuore sa come buttarlo via.
io, quella che si commuove nel guardare pinocchio,
ma anche quella che affonda le unghie nella carne per soffocare le lacrime.
io,quella che sogna,
ma anche quella che non vuole illudersi.
io,quella che è più stabile di una quercia,
ma che è anche lunaticità fatta persona.
io,quella che si difende in primo luogo da se stessa,
ma anche quella che si distrugge.
io,che sono la mia vittima,
ma anche il mio carnefice.

(da un mio precedente blog)